Il calendario 2001

Le immagini della realtà territoriale dell'Abruzzo e del Molise, presenti in questo primo calendario che celebra i sessant'anni di attività dell'Istituto, vogliono individuare e caratterizzare scorci, sui quali sia possibile cogliere momenti significativi di un mondo contemporaneo che conserva testimonianza di percorsi e di visioni tradizionali.
Non si tratta di una lettura romantica del passato, ma dell'analisi lucida di un eterno presente, che recupera aspetti primari della propria identità culturale, sempre vivi nella memoria collettiva.
Così le greggi a Campo Imperatore (Tav. IX) e le pecore di allevamento stanziale (Tav. II) non percorrono più i vecchi tratturi, ma ne conservano l'aura dannunziana, come il vecchio mulino tra i fiori (Tav. V), che pare uscito da un quadro di Michele Cascella, mostra ancora oggi l'utile impronta di una presenza suscettiva.
E così i campi coltivati e le piante sono individuati nella tipicità della funzione (Tavv. III e IV) o nelle loro geometrie costitutive (Tavv. I e VI), per cogliere lo spessore di un mondo al contatto con il lavoro dell'uomo, anche nella complessità di svolgimenti linearistici (Tav. VII). Persino l'immagine di un vecchio trabucco (Tav. VIII) perde il tono benevolo dell'elegia, pur mantenendo a pieno la sua teatralità emblematica. I percorsi di montagna, di taglio escursionistico (Tavv. X e XI) o di sapore arcano (copertina), e un'intensa superficie boschiva (Tav. XII) testimoniano l'attenzione preferenziale dell'autore per gli alberi e conservano l'essenzialità, la soavità, la mancanza di tensioni che accompagnano una lettura ambientale così serena e pregnante.
Ma, in tutte le immagini, un desiderio di tutela si aggiunge sempre all'impronta scientifica della visione. Una tale caratterizzazione fenomenologica si collega idealmente alle finalità dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale", che nei suoi sessant'anni di vita si è sempre impegnato nella ricerca scientifica dai più ampi riscontri e nell'attenzione vigile alla difesa dei valori, che sotto l'apparente trasformazione del tempo della vita sociale restano come solidità immutabili del senso del vivere.
Nerio Rosa

Vincenzo Ammazzalorso è nato a Teramo il 5 luglio 1948.

Laureato in Scienze Forestali, si è dedicato all'attività didattica e professionale, coltivando l'interesse per la fotografia. Le sue immagini realizzano una visione "diretta", senza alterazioni emozionali, secondo una versione della modernità che si è lasciata alle spalle sia il gusto del romantico che le prospezioni contemporanee di dissolvimento esistenziale. L'autore mostra così luoghi raccolti, dove la cura e la conservazione del reale possano lasciar sopravvivere una visione personale, scientifica e al tempo stesso partecipe del culto di una memoria.

Le illustrazioni del calendario

Gennaio

Maggio

Settembre

Febbraio

Giugno

Ottobre

Marzo

Luglio

Novembre

Aprile

Agosto

Dicembre