Ancora una volta Vincenzo Ammazzalorso ha cristallizzato con la sua macchina fotografica una bella immagine, forse la più bella della sua collezione.
Dire che è una bella foto è come non dire niente: l’immagine trascende dal semplice fotogramma, sembra più una pittura di una scuola di fine ottocento-inizio novecento, in quel labirinto di stili nati e tramontati nell’arco di un secolo, eppure destinati a sopravvivere per sempre.
Ecco, l’ultima foto di Ammazzalorso, la cascina bianca disegnata sullo sfondo della sera, nell’istante ultimo del tramonto, con al fianco gli alti e scuri cipressi ritti come sentinelle all’imbrunire, il tutto avvolto nella polvere magica di una lieve foschia, resterà per sempre una immagine da concorso, da inserire nei migliori cataloghi d’arte.
Perché ‘pitturare’ con la macchina fotografica si può, e Vincenzo Ammazzalorso lo testimonia con la sua arte; partito con immagini in bianco e nero, ora, dopo innumerevoli sperimentazioni di successo, anche con il colore, giunge alla sublimazione di quest’ultimo con questa immagine dai tratti semplici come pennellate di colore, ma dall’impatto che piace alla prima occhiata, un paesaggio già conosciuto, forse visto nei sogni, forse dove si è sempre desiderato approdare.
Pasquale Felix
Dire che è una bella foto è come non dire niente: l’immagine trascende dal semplice fotogramma, sembra più una pittura di una scuola di fine ottocento-inizio novecento, in quel labirinto di stili nati e tramontati nell’arco di un secolo, eppure destinati a sopravvivere per sempre.
Ecco, l’ultima foto di Ammazzalorso, la cascina bianca disegnata sullo sfondo della sera, nell’istante ultimo del tramonto, con al fianco gli alti e scuri cipressi ritti come sentinelle all’imbrunire, il tutto avvolto nella polvere magica di una lieve foschia, resterà per sempre una immagine da concorso, da inserire nei migliori cataloghi d’arte.
Perché ‘pitturare’ con la macchina fotografica si può, e Vincenzo Ammazzalorso lo testimonia con la sua arte; partito con immagini in bianco e nero, ora, dopo innumerevoli sperimentazioni di successo, anche con il colore, giunge alla sublimazione di quest’ultimo con questa immagine dai tratti semplici come pennellate di colore, ma dall’impatto che piace alla prima occhiata, un paesaggio già conosciuto, forse visto nei sogni, forse dove si è sempre desiderato approdare.
Pasquale Felix